La mostra

D’acqua e di pietra

Il Monte Fenera e le sue collezioni museali

Nell’allestimento di Palazzo D'Adda (Varallo)

(10 luglio – 25 luglio 2004)

a cura di Elisabetta Contini

continiel@libero.it

La mostra “D’acqua e di pietra. Il Monte Fenera e le sue collezioni museali” è stata inaugurata il 10 luglio a Palazzo d’Adda in coincidenza con l’inizio della manifestazione “Alpàa 2004”, con la presenza dei rappresentanti di enti pubblici locali e regionali. L’allestimento è rimasto a Palazzo d’Adda fino al 25 luglio, mentre dal 1° agosto al 14 ottobre è stato spostato a Palazzo dei Musei.

Nei locali di Palazzo d’Adda la mostra, comprensiva di oltre 20 tabelloni illustranti le caratteristiche naturalistiche e archeologiche del Monte Fenera, è stata suddivisa in due sale .

La prima sala è stata dedicata alle collezioni museali del Monte Fenera ospitate nel Museo Calderini di Varallo e alle peculiarità geologiche del monte. I pannelli presenti nella sezione introduttiva descrivevano il progetto “D’acqua e di pietra. Il Monte Fenera e le sue collezioni museali”, facendo riferimento agli organizzatori, all’obiettivo, alle tematiche affrontate e al ciclo di conferenze in programma, per passare poi al Museo Calderini e alla figura del suo fondatore, Pietro Calderini. I pannelli descrittivi erano corredati da bacheche contenenti copie delle prime pubblicazioni scientifiche relative al Monte Fenera, documenti relativi al Museo Calderini e al suo fondatore, con ritratti dello stesso Calderini.

Nella seconda sezione di questa sala sono stati esposti pannelli riguardanti l’aspetto geologico del Monte Fenera, le grotte e la loro formazione, la fauna cavernicola e le escursioni sul monte con la descrizione degli ambienti e delle caratteristiche dei sentieri scelti per far conoscere il Monte Fenera al pubblico.

La seconda sala è stata dedicata, invece, agli aspetti naturalistici (fauna, avifauna e flora), archeologici e paleontologici (con particolare attenzione ai ritrovamenti dei fossili di Ursus Spelaeus e dell’uomo di Neanderthal). In aggiunta ai pannelli erano presenti bacheche contenenti collezioni litologiche e paleontologiche, erbari e numerosi esemplari della fauna e dell’avifauna presenti sul Monte Fenera provenienti dal Museo Calderini di Varallo e dalla sede del Parco Naturale del Monte Fenera (Borgosesia).

Al termine della visita il pubblico ha avuto la possibilità di consultare (ed eventualmente acquistare) libri ed opuscoli relativi ai vari temi presentati nella mostra pubblicati dal Parco Naturale del Monte Fenera, dal Museo Calderini e dalla sezione di Varallo del CAI. Oltre ai libri sono stati esposti anche gadget del Parco Naturale del Monte Fenera e cartoline sulla flora del Monte Fenera.

 

La fruizione della mostra

Durante la settimana dal 10 al 18 di luglio l’apertura della mostra ha rispettato gli orari dell’Alpàa (giorni feriali 19.00-24.00, sabato 17.00-24.00 e domenica 10.00-24.00). Nella settimana successiva (dal 19 al 25 luglio) gli orari erano 16.00-19.00 e 21.00-23.00.

Nel corso della prima settimana i visitatori della mostra sono stati numerosi, soprattutto il sabato e la domenica. Il numero di firme sul registro dei visitatori permette una stima di circa 10.000 presenze in questo periodo. La maggior parte di questi era però costituita da visitatori “distratti”, solo marginalmente interessati alla mostra. Tra questi visitatori solo una minore quantità ha partecipato alla mostra con uno spirito diverso, cioè con un vero interesse, dovuto a diverse motivazioni: residenza in paesi facenti parte del Parco Naturale del Monte Fenera, appartenenza ad associazioni operanti sul monte (C.A.I. o gruppi speleologici). Molte di queste persone hanno visitato nuovamente la mostra nella settimana successiva all’Alpàa, per poter leggere i pannelli e osservare il materiale con più tranquillità e silenzio.

Alla fine dell’Alpàa il numero dei visitatori è notevolmente calato a favore però della qualità. Nessuna delle persone entrate alla mostra in questa settimana ha dimostrato, infatti, superficialità o disinteresse. Tutte hanno visitato con attenzione le due sezioni della mostra soffermandosi a lungo su ogni pannello descrittivo e sulle bacheche, chiedendo ulteriori spiegazioni sul Monte Fenera, sulle sue caratteristiche e sul progetto e discutendo su determinati argomenti, in particolare su come la mostra fosse un’ottima occasione per conoscere e far conoscere le caratteristiche di questa zona.

 

Conclusioni

Nel complesso la mostra è piaciuta alla maggior parte dei visitatori “attenti”, sia nella settimana dell’Alpàa che in quellasuccessiva; i commenti positivi e i complimenti sono stati, infatti, numerosi. L’aspetto maggiormente apprezzato è stato l’eterogeneità degli argomenti trattati e la quantità e qualità del materiale esposto nelle due sale.

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